Sono cambiati gli scenari, i protagonisti, persino la dimensione ma certamente il premio “Mecenate dello Sport” non ha rinunciato a tener fede ai sui presupposti: dare il giusto riconoscimento agli uomini e alle donne che portano avanti i più alti valori dello sport, in tutte le sue forme. 

È questo l’evento che, al pari di altri, racchiude l’essenza delle motivazioni che hanno ispirato la nascita della“Fondazione Varaldo Di Pietro” e rappresenta l’appuntamento annuale più atteso e prestigioso nel quadro delle attività promosse dal sodalizio.

Con una dimensione internazionale ormai acquisita, questo ambito riconoscimento mantiene intatte i presupposti che lo hanno ispirato: dai premiati delle primissime edizioni, fino ad arrivare a Massimo Moratti e Tim Shriver Kennedy, passando per Nerio Alessandri, Claudio Ranieri e Lavinia Biagiotti, le grandi imprese valoriali dello sport hanno trovato la loro giusta ed esaltante cornice. 


Gianni Di Pietro, presidente Fondazione “Varaldo Di Pietro”

Per la sua ottava edizione il Mecenate dello Sport mantiene ampiamente fede a questa sua consolidata tradizione, con il Comitato scientifico che ha voluto impreziosire l’albo d’oro della manifestazione con un altro nome che appartiene già alla storia dello sport mondiale: Javier Zanetti. 

Lo sportivo, certo, ma anche e soprattutto l’uomo che, in campo e fuori, continua a portare alta l’etichetta del campione, il portabandiera di quei principi e di quei valori più veri di cui lo sport si nutre. Un riferimento a livello mondiale per la sua riconosciuta capacità di comunicare, in campo e fuori, alti valori etici e morali attraverso l’attività sportiva. 

Campione di stile e professionalità, si è sempre battuto dimostrando grande fair play nel raggiungimento dei propri obiettivi con tenacia, coraggio e lealtà”: così recita il cuore della motivazione del “Mecenate dello Sport” che avremo l’onore di assegnare l’11 dicembre, a Milano Stadio San Siro, a Javier Zanetti. 

Quel campione di coraggio e passione sportiva che Zanetti è capace di trasmettere sul volto e nel sorriso dei tanti bambini che sostiene con la Fondazione Pupi, o nello sguardo, mai così felice come quando praticano sport, degli atleti di Special Olympics. E sono convinto che idealmente questa motivazione, queste parole sono scritte da tantissime persone, da tutti coloro che hanno nei valori dello sport un riferimento perenne, un esempio di vita. 

Tutti voi che idealmente sarete con noi l’11 dicembre per dire a Zanetti e al mondo intero che lo sport, che la vita, hanno sempre bisogno di grandi esempi.

Gianni Di Pietro,
presidente delle “Fondazione Varaldo Di Pietro”